LE AREE

I Giardini della Passeggiata

Il parco pubblico della Passeggiata era in origine uno spazio verde a disposizione del vescovado (i giardini del vescovo) e si estendeva dall’abside della Cattedrale fino alla cinta muraria cittadina. Fu poi del demanio francese, che poco dopo la vendette a Gandolfo di Genova.

Dopo un periodo di incuria, nel 1846 venne acquistata dal Comune per destinarla a “comodità di pubblico”.

Nel 1890, Domenico Giannelli ne curò il progetto di ammodernamento e ristrutturazione. I reperti provenienti dalla chiesa di San Giovanni Decollato si aggiunsero nel 1921 quando il tempio sulla piazza principale di Terni fu abbattuto per far spazio al palazzo delle Poste.

I giardini pubblici della Passeggiata, che occupano un’area di quasi 4 ettari, possono essere considerati un museo “archeologico” e botanico. All’area dei giardini sono pertinenti l’abside della cattedrale, la chiesa della Madonna del Carmine, l’anfiteatro Romano. Inoltre vi hanno trovato sede stabile, secondo una prassi certamente criticabile, lesene, capitelli, paraste ed altri reperti provenienti dalla demolita chiesa di San Giovanni Decollato che s’affacciava sulla piazza Maggiore (attualmente Piazza della Repubblica). Tali elementi sono stati riusati come elementi decorativi, ma anche come basamento per panchine di cemento, tavolinetti, sedili, vasi e colonnine.

Di particolare interesse due sfingi, una delle quali deturpata per ricavarne una fontanella, che in origine erano state utilizzate come ornamento ai lati del portale della chiesa sulla piazza principale di Terni. È possibile conoscere la collocazione originale delle due sfingi grazie a un quadro dell’artista Orneore Metelli, esposto al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea De Felice – CAOS.

Sui lati Ovest e Sud dei giardini vi sono ben conservate le antiche mura cittadine a testimonianza dell’antica barriera di protezione dai nemici costruita al tempo dei Romani. Nelle sue vicinanze, nella parte esterna rispetto alla Passeggiata, sono stati ritrovati strumenti in selce ossea attribuibili al periodo paleolitico, insieme a frammenti di ceramica. Nello stesso luogo aveva sede il cimitero ebraico medievale, a memoria del quale si trova una lapide posta di recente, che si considera fosse, per i tempi, piuttosto esteso: dieci volte più grande di quello di Perugia ed il doppio di quello di Pisa. Fu utilizzato fino all’estinzione della colonia ebraica della Terni medievale, avvenuta nel corso del XV secolo.

Interessante, seppur non sempre ottimamente mantenuto, il patrimonio botanico che accosta ad essenze come i tigli, lecci e pini altre quali il cedro del Libano e dell’Himalaya, i bagolari, ornielli e loppi. Alcuni alberi hanno più di un secolo.

Nello stesso luogo aveva sede il cimitero ebraico medievale, a memoria del quale si trova una lapide posta di recente, che si considera fosse, per i tempi, piuttosto esteso: dieci volte più grande di quello di Perugia ed il doppio di quello di Pisa.

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